Titolo: La vita invisibile di Addie La Rue
Autrice: V.E.Schwab
Pagine: 492
Casa editrice: Mondadori-Oscar Vault
Prezzo: 24€ cartaceo 10,99€ e-book
Trama
"Non pregare mai gli dèi che sono in ascolto dopo il tramonto.". E se potessi vivere per sempre, ma della tua vita non rimanesse traccia perché nessuna delle persone che incontri può ricordarsi di te? Nel 1714, Adeline LaRue incontra uno sconosciuto e commette un terribile errore: sceglie l'immortalità senza rendersi conto che si sta condannando alla solitudine eterna. Tre secoli di storia, di storie, di amore, di arte, di guerra, di dolore, della solennità dei grandi momenti e della magia di quelli piccoli. Tre secoli per scegliere, anno dopo anno, di tenersi stretta la propria anima. Fino a quando, in una piccola libreria, Addie trova qualcuno che ricorda il suo nome. Nella tradizione di "Vita dopo vita" e "La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo", "La vita invisibile di Addie LaRue" si candida a divenire una pietra miliare nel genere del "romanzo faustiano".
Cosa ne penso
Voi per cosa sareste disposti a perdere la vostra anima, la vostra stessa vita?
Amore, potere, immortalità, libertà?
Avete mai la sensazione di sentirvi svuotati/e dopo aver terminato un libro? Io mi sento esattamente così, è come se la vita di Addie La Rue l'avessi vissuta io, l'autrice con uno stile lento è stata capace di farmi sentire addosso le stesse sensazioni di Addie, è stata capace di farmi vivere i trecento anni che lei ha vissuto è una lettura che va assaporata, pagina dopo pagina.
Avventura, gioco, illusione, dèi antichi, avventure, guerre, tutto insieme in un unico libro.
Terminata l’ultima pagina hai bisogno di un po’ di tempo per riprenderti e mettere insieme le idee, non vi nego che per scrivere questa recensione ho impiegato diversi giorni, è un libro che mi porterò sempre nel cuore ma non è perfetto, alcuni aspetti non so, non mi hanno convinta del tutto.
Adeline La Rue è nata a Villon, un piccolo paesino della Francia nel 1691 è sempre stata una bambina diversa da quella della sua età e della sua epoca, ha sempre avuto il desiderio e il bisogno di essere libera, vuole scoprire posti, vuole studiare, vuole avventure ma non può, il suo unico destino è quello di sposarsi e fare figli o restare sola a vita, nel suo piccolo paesino stringe ‘amicizia’ con Estele, una donna che è libera, lei la paragona più di una volta all’interno del libro ad un albero ed è sempre Estele che la sprona a pensare con la sua testa, non deve credere a ciò che non vuole, può credere in Dio o magari negli Dèi antichi e così fa, più di una volta ma loro non la ascoltano.
