Avete paura del cambiamento?
Ciao lettor*, oggi post un po' diverso dai miei soliti, un paio di giorni fa ho terminato di leggere “Un matrimonio a dicembre” di Sarah Morgan, mi è piaciuto tantissimo ma ve ne parlerò più avanti, uno dei temi trattati di questo libro è il cambiamento, la paura di cambiare lavoro, vita, la paura di fallire e di deludere le persone.
Come ho già detto in privato alla mia compagna di lettura Juliet mi sono rivista tantissimo in questa cosa che affligge due delle protagoniste ma una più dell'altra, Katie nel libro è un medico, ha sempre voluto fare quello nella vita eppure per varie cose inizia a sentirsi insoddisfatta, triste, non è più felice eppure cambiare la spaventa ancora di più, come farà a dirlo ai suoi genitori, sarà una delusione.
Questi pensieri qualche anno fa affliggevano anche me, quattro anni fa lavoravo in una pasticceria, ho sempre avuto questa passione per la cucina e in particolar modo per i dolci fin da piccola e tutt'ora cucinare mi fa sentire bene, non c'è ansia che non mi faccia passare, quattro anni fa decisi di frequentare un corso di pasticceria dopo il corso ebbi l'opportunità di lavorare in una pasticceria che cercava una collaboratrice, ovviamente subito accettai, già dal primo giorno capì che c'era qualcosa che non andava.
Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana me ne rendevo conto sempre di più, il piacere e la felicità avevano lasciato posto all'angoscia e agli attacchi di panico, eppure avevo paura di mollare, avevo paura di dire alle persone che mi stavano vicino di aver sbagliato strada, avevo paura di deluderli e così cercai di resistere il più al lungo possibile, ma non riuscii molto, mi sentivo sempre peggio, vuoi gli orari estenuanti e vi assicuro che lo sono, ricordo ancora benissimo le 18 ore di lavoro alzata, senza mangiare nulla e senza fermarmi un attimo, vuoi i datori str***i, tante tante cose che mi rendevano ogni giorno sempre più triste, dopo qualche mese non ne potetti più, ormai io e gli attacchi di ansia eravamo diventati inseparabili, stavo sempre più male così una mattina decisi che avrei mollato.
Tornai a casa dopo l'ultimo giorno esausta, piansi tutte le mie lacrime, piansi perché avevo perso un lavoro, piansi perché capii che in quel momento non era quella la mia strada, piansi perché mi sentii un fallimento per me stessa e per gli altri, avrò deluso qualcuno con quella scelta ma ne guadagnai in salute senz'altro. Dopo quattro anni posso dire di non pentirmene assolutamente di quella scelta.
So che cambiare, mollare tutto non è una cosa che possono fare tutti ma se avete la possibilità e quello che fate non vi soddisfa, vi rende tristi non esitate troppo.❤️
Voi avete avuto qualche esperienza simile? Vi va di parlarne? ⤵️
Nessun commento:
Posta un commento