Ciao a tutti, oggi per il blog tour dedicato a questa meraviglia scritta da V.E.Schwab vi porto le citazioni più belle per me, spero vi piacciano.😘

Cos’è una persona se non il segno che lascia al proprio passaggio? Lei
ha imparato a destreggiarsi tra le erbacce spinose, ma a certi graffi è più
difficile sottrarsi: un ricordo, una fotografia, un nome.
Il mondo dovrebbe allargare le braccia. Invece lei lo vede rimpicciolirsi,
chiudersi come catene attorno ai polsi e caviglie a mano a mano che le linee
castigate del suo corpo cominciano a sgomitare verso l’esterno.
Un terreno sicuro da calpestare. Non le è concesso lasciare un segno tutto suo,
però, stando attenta, potrà cederlo a qualcun altro. Nulla di concreto, certo,
ma l’ispirazione non lo è quasi mai.
Ci vuole un certo ritmo per aggirarsi nel mondo sulle proprie gambe. Scopri le
cose di cui puoi e non puoi fare a meno, i bisogni banali e i piccoli piacere
che definiscono un’esistenza.
… E queste sono le sue conclusioni: può
rinunciare al cibo(non deperirà). Può rinunciare al caldo (il freddo non la
ucciderà). Ma una vita senza arte, senza meraviglia, senza perle di bellezza la
farebbe impazzire.
«Sei stata tu a cercarmi. A supplicarmi. A implorarmi. Tu hai scelto le parole e io le regole…»
… Ma le idee sono molto più indomite dei ricordi e mettono radici assai più in fretta..
… «Perché la felicità è fugace, la storia rimane e, alla fin fine>> continua, <<tutti vogliono essere ricordati.»
Ciò nonostante è lì, reale e, per certi versi è suo. Un segreto mantenuto. Una testimonianza lasciata. Il primo segno che abbia mai impresso nel mondo anni luce prima di scoprire la verità, e cioè che le idee sono molto più indomite dei ricordi, sempre alla smaniosa ricerca di un modo per mettere radici.
«Addie» sospira lui, un suono che le arroventa la pelle e, quando la bacia, sente il gusto del sale e dell’estate. Ma quel bacio ha tutta l’aria di essere un sipario calato sulla serata, e lei non è ancora pronta a lasciarla finire.
Nel suo cuore c’è uno spiffero.
Da lì entra la luce.
Da lì entrano le tempeste.
Da lì entra tutto.
Quando gli sorride, tutto il mondo si illumina. E, non appena distoglie lo sguardo, la luce si spegne di nuovo.

Sa di aria notturna, resa inebriante dal carico delle tempeste estive.
Sa del fumo leggero di un falò lontano, di un fuoco lasciato a languire al buio.
Sa di foresta e, per certi versi, nonché incredibilmente, di casa.
Comunque, è stato un dono. Non un gioco, una guerra, uno scontro di volontà.
No, solo un semplice regalo. Il tempo e il ricordo, simili agli amanti di una
fiaba.
… Che se anche la scelta delle parole può sembrare irrilevante, è stato lui a
insegnarle, una volta, che le parole sono tutto.
Queste sono le citazioni più belle per me, ho amato questo libro e fra qualche giorno troverete la recensione qui sul blog, andate a dare un'occhiata anche alle tappe del blog tour delle mie compagne di avventura.💛
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