mercoledì 9 dicembre 2020

Il mio rischio sei tu di Elle Kennedy|Recensione


Titolo: Il mio rischio sei tu
Autrice: Elle Kennedy
Serie: Briar U
            Autoconclusivo
Pagine: 355
Editore: Newton Compton Editori
Data di uscita: 23 aprile 2020

Trama

Brenna ha bisogno dell’aiuto di Jake per ottenere un tirocinio, ma lui è l’ultimo ragazzo al mondo che dovrebbe frequentare

Non sono mai stata una brava ragazza. Non mi lascio frenare da qualche stupida regola e non ho paura di ciò che la gente pensa di me. Questo non vuol dire che non abbia un mio personalissimo codice di condotta. Come ad esempio non tradire la fiducia di mio padre. Sarebbe un grosso scandalo se la figlia del coach della squadra universitaria cominciasse a frequentare un giocatore del college rivale... Jake Connelly è la personificazione del mio suicidio sociale: una star dell’hockey arrogante quanto insopportabile, affascinante in modo ridicolo. Il suo talento ha messo più volte la squadra di mio padre in difficoltà. E allora perché perdo tempo con lui? Perché Jake è la chiave per un tirocinio da sogno, anche se fa di tutto per rendermi le cose difficili. Ho bisogno che finga di essere il mio fidanzato. Ma per ogni finto appuntamento, pretende che gliene conceda uno vero. Questo significa che sono in guai molto seri.

Cosa ne penso
Brenna è la figlia del coach della squadra di hockey della Briar mentre Jake è la promessa dell’hockey dell’università rivale ovvero Harvard, i due si conoscono grazie a Summer ad una festa. Brenna è una ragazza giovane e indipendente, cazzuta e risoluta, una protagonista che ho adorato dalla prima pagina, mi piace che sia una persona con la testa sulle spalle, è sicuramente molto chiusa e fa difficoltà ad aprirsi con le persone, ha un passato triste e dopo una spiacevole situazione avvenuta quando aveva 16 anni la sua vita è cambiata, non va molto d’accordo con suo padre e nel corso del libro scopriamo il perché. È un’amante dello sport e proprio per questo all’università studia per diventare giornalista sportiva e si impegna al 101% per realizzarlo e anche se questo mondo è molto maschilista lei è decisa a non farsi abbattere.

«Che cazzata, i trascorsi. Non capisco perché la gente non riesca a guardare avanti. Perché non dimentica il passato? È finito... a cosa serve rimuginarci sopra?»


Jake Connelly è una stella dell’hockey, il suo sogno è diventare giocatore professionista e sta per realizzarlo, è il capitano della squadra del college Harvard e non ci pensa due volte a mettere in riga i compagni per far sì che si impegnino per far vincere la loro squadra, ma non è solo questo. È un ragazzo dolce e sempre pronto ad esserci per gli altri, forse si lascia condizionare un po’ troppo da ciò che pensano le persone che tengono a lui ma alla fine riesce a realizzare ciò che più desidera.

"E non va bene. Non va bene per niente. Jake è troppo imprevedibile. Non capisco mai che cosa stia pensando, che cosa stia per dire o fare, e non lo accetto. Come fai a tutelarti se non capisci che intenzioni ha l'altra persona?"


La storia tra i due parte dall’odio soprattutto da parte di Brenna, lui è il nemico numero 1 della squadra dove allena suo padre eppure c’è qualcosa in lui che l’attira, passano poi ad essere finti-fidanzati e infine sboccia l’amore.😂

L’attrazione tra i due è sempre molto presente durante l’intero libro eppure l’autrice fa succedere tutto al momento giusto senza fare passi più lunghi della gamba, mi è piaciuto tanto lo sviluppo della loro storia, il fatto che entrambi ci fossero l’uno per l’altra, Brenna entra nella vita di Jake e lo stravolge migliorando su alcuni aspetti e Jake riesce a far aprire Brenna sul suo passato e sul suo rapporto conflittuale col padre, tanto che alla fine avremo anche un riappacificamento tra i due che mi ha emozionato un po’ devo ammettere.

È un libro che si legge in fretta, che ti coinvolge e non riesci a metterlo giù, un romance davvero carino e leggero, un po’ più profondo di alcuni per alcuni avvenimenti che succedono ed è proprio questo che mi ha fatto piacere così tanto questo libro, la scrittrice ha reso i due protagonisti maturi, quindi quando lo si legge non si fa fatica a capirli, non mancano alcuni definiamoli ‘ clichè’ e alcune scene un po’ ‘trash’ anche se quest’ultimo non mi piace particolarmente da utilizzare ma non mi viene in mente nessun’altro aggettivo che possa farvi capire cosa intendo. Il doppio pov permette a noi lettori di conoscere bene entrambi i protagonisti, le loro emozioni e sensazione è uno stile che ricerco sempre nei libri e quando è presente ne sono davvero felice.

Non posso far altro che consigliarvi questo libro e sono curiosissima di leggere il prossimo volume che spero non mi deluderà.


Spero che questa recensione vi sia piaciuta,

alla prossima.

-Orsola💜


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