lunedì 11 gennaio 2021

Il priorato dell'albero delle arance di Samantha Shannon | Recensione



LA CASATA DI BERETHNET ha regnato sul Reginato di Inys per mille anni. Ora però sembra destinata a estinguersi: la regina Sabran Nona non si è ancora sposata, ma per proteggere il reame dovrà dare alla luce una figlia, un’erede. I tempi sono difficili, gli assassini si nascondono nell’ombra e i tagliagole inviati a ucciderla da misteriosi nemici si fanno sempre più vicini. A vegliare segretamente su Sabran c’è però Ead Duryan: non appartiene all’ambiente della corte e, anche se è stata istruita per diventare una perfetta dama di compagnia, è in realtà l’adepta di una società segreta e, grazie ai suoi incantesimi, protegge la sovrana. Ma la magia è ufficialmente proibita a Inys.


Al di là dell’Abisso, in Oriente, Tané studia per diventare cavaliere di draghi sin da quando era bambina. Ma ora si trova a dover compiere una scelta che potrebbe cambiare per sempre la sua vita. In tutto ciò, mentre Oriente e Occidente, da tempo divisi, si ostinano a rifiutare un negoziato, le forze del caos si risvegliano dal loro lungo sonno




Cosa ne penso

Ciao lettrici e lettori, oggi vi parlo finalmente di uno dei libri più belli letti nel 2020, ovvero ‘Il priorato dell’albero delle arance’ devo ammettere che questo mattone all’inizio mi spaventava soprattutto per la mole tant’è che ho preferito acquistare il formato digitale piuttosto che il cartaceo scelta SBAGLIATISSIMA perché mi è piaciuto così tanto che ora desidero ardentemente il cartaceo.

«Vedete, mio signore» mormorò Harlowe, gli occhi sfavillanti di scintille. «La bellezza si nasconde dappertutto.»


La cosa che salta subito agli occhi leggendo questo libro sono sicuramente i personaggi, soprattutto quelli femminili che hanno davvero coraggio da vendere, determinate e carismatiche, uniche!

Il mondo è diviso in tre aeree: Occidente, Meridione e Oriente, sono questi i luoghi in cui viaggeremo insieme ai vari personaggi, ogni luogo si differenzia dall’altro, ognuno ha il proprio credo, il proprio linguaggio, in Oriente si venerano i draghi, draghi buoni che si nutrono d’acqua e di stelle mentre in Occidente i draghi sono visti come creature malvagie e come dargli torto dopotutto? Mille anni prima delle vicende narrate in questo libro c’è stata una lunga guerra con i wyrm, dei draghi malvagi capitanati da Senza Nome, ed è proprio il ritorno di quest’ultimo che si teme più di ogni altra cosa.

I popoli anche se con credi diversi saranno chiamati a combattere contro l’unico nemico che entrambe le popolazioni temono, riusciranno ad affrontarlo? Riusciranno ad andare oltre alle credenze, alla religione per sconfiggere il Senza Nome?

Questo libro merita di essere letto, non fatevi spaventare dalla mole e soprattutto dalle prime 100 pagine che possono sembrare noiose ma l’autrice ha tanto da spiegare, tanto da scrivere, leggetele e poi verrete accompagnati in un mondo magico, in un viaggio bellissimo con dei personaggi a cui vi affezionerete e altri che odierete. Ci sono ben quattro punti di vista in questo libro e l’autrice riesce a gestirli tutti senza troppe difficoltà anche se per me le protagoniste indiscusse di questo libro sono Tanè ed Ead, diverse per certi punti di vista e uguali per altre, le ho adorate entrambe.

«Non esiste onore più grande che morire per un mondo migliore.» Ead le rivolse un sorriso stanco.«Credo proprio che andremo d’accordo. Almeno su questo punto.»


Un altro simbolo importantissimo in questo libro è il Priorato dell’albero delle arance, un’organizzazione segreta che si prepara a combattere il Senza Nome con la magia.

La scrittura risulta incalzante e fluida per quasi tutto il libro, una pecca a mio parere è stata la velocità con cui si è svolta la battaglia principale del libro, mi aspettavo davvero una bella battaglia lunga e sanguinolenta ma non è stato così e un po’ questa cosa mi è dispiaciuta, non tanto per il sangue non versato quanto per la velocità con cui si è svolto il tutto a mio avviso sarebbe stato giusto dare a questa battaglia qualche pagina in più.

Per il resto non sono riuscita a trovare pecche, è un libro che deve essere letto, davvero ne vale la pena, grazie alle ragazze del gruppo di lettura, senza di voi questa lettura non avrebbe avuto lo stesso sapore. La recensione termina qui, spero che vi sia piaciuta. -Orsola.💛




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