mercoledì 12 agosto 2020

Cronache di un Mesotes di Alberto Grandi|Recensione





Leon, un giovane praticante di arti marziali, viene scelto per unirsi a un grande esercito composto da diverse specie aliene, contro un nemico comune: il Portatore. Durante il suo viaggio conoscerà diverse figure importanti, dalle imponenti e guerriere Cheimatos, ai piccoli e ingegnosi Psykines, ognuna pronta ad insegnargli qualcosa. Dovrà addestrarsi ed essere pronto a combattere il famigerato esercito nemico mentre imparerà a confrontarsi con il più grande avversario della sua vita… Se stesso. Un viaggio avventuroso e introspettivo che lo porterà a visitare i più disparati mondi, da un morente imperialismo romano, al classicismo greco, passando per la libertà piratesca e la tecnologia psykines. In un percorso interiore verso la battaglia più difficile di tutte, quella per conoscere se stessi e migliorarsi.


COSA NE PENSO?
Salve lettori oggi voglio parlarvi un po’ di questo libro che mi è stato gentilmente inviato dall’autore che ringrazio ancora tantissimo per la disponibilità e la pazienza.
È un fantasy ma non solo, Leon il protagonista ci porterà in giro per i pianeti e nel corso di questa sua complicata missione incontrerà personaggi che gli daranno e ci daranno tanti spunti di riflessione sulla vita.
«Ehi!» … «Svegliati!».
È così che inizia il libro, Leon viene svegliato da una voce che non riconosce, non ricorda nemmeno dov’è, l’unica certezza è che ha il capo coperto da una fasciatura ma non ricorda cosa gli è stato fatto. Accanto a lui c’è Markus, è lui la persona che l’ha svegliato ma non lo conosce, Leon inizia a fare domande: dov’è, perché entrambi hanno la testa fasciata? Cos’è successo? E prima che Markus possa rispondere vengono interrotti da un infermiere che ha un aspetto molto particolare e lì inizia a ricordare qualcosa, si trovano su un’astronave aliena. 
La frase “Ehi!…Svegliati” viene ripetuta così spesso durante il libro che ho iniziato a pensare che non sia lì per caso, ma che sia un vero e proprio messaggio per tutti noi e non solo per Leon, magari invita a svegliarsi e ad uscire fuori da ciò che gli altri ci impongono, da ciò che la società ci dice di essere, è un incoraggiamento, forse mi sbaglio ma io l’ho vista così.

Pian piano sia grazie alla visita dell’infermiere sia grazie a Markus, Leon inizia a ricordare, è lì perché ha scelto di essere lì, ha scelto lui di sottoporsi a delle operazioni, una delle quali è comprendere i vari linguaggi dell’universo. In realtà sono quattro i prescelti che si trovano lì, e sono lì per compiere una missione, i quattro hanno un ruolo di primo piano in questa guerra contro i Creati, un’entità che ha il potere di creare la vita e che vuole distruggere tutti i pianeti.

Leon inizierà così un percorso di preparazione di corpo ma soprattutto di anima per essere pronto a combattere contro questa entità. Leon conoscerà varie popolazioni, verrà a contatto con tantissime specie aliene diverse come le Cheimatos, donne da una forza straordinaria e come i Psykines che come arma per combattere usano la mente. 

Viaggerà su diversi pianeti, grazie a dei portali e farà varie esperienze, conoscerà diverse persone che lo aiuteranno a comprendere diverse cose, infatti il libro è pieno di dialoghi tra Leon e altri personaggi molto profondi che fanno riflettere Leon e anche noi.⠀ 
I personaggi chiavi però sono sicuramente la dea Atena, Helen e un Ropodarth 13 09, li conosceremo pian piano nel corso del libro.
Vi invito caldamente a leggere questo libro e non fatevi fregare dalla stile che a volte risultava un po’ prolisso perché vi assicuro che vale la pena leggere di Leon, della sua crescita e dei suoi cambiamenti. Veramente un bel libro, che ho letto con piacere e non vi nego che alcune volte dovevo fermarmi per riflettere su quello che Leon o un altro personaggio diceva.  Veramente un gran bel libro!

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