Titolo: Alla ricerca del Principe Dracula
Autrice: Kerri Maniscalco
Pagine: 468
Prezzo: 20€ cartaceo/9,99€ e-book
Sinossi
Dopo aver scoperto con orrore la vera identità di Jack lo Squartatore, Audrey Rose Wadsworth lascia la sua casa nella Londra vittoriana per iscriversi – unica donna – alla più prestigiosa accademia di Medicina legale d'Europa. Ma è davvero impossibile trovare pace nell'oscuro, inquietante castello rumeno che ospita la scuola, un tempo dimora del malvagio Vlad l'Impalatore, altrimenti noto come Principe Dracula. Strane morti si susseguono, tanto da far mormorare che il nobile assetato di sangue sia tornato dalla tomba. Così Audrey Rose e il suo arguto compagno, Thomas Cresswell, si trovano a dover decifrare gli enigmatici indizi che li porteranno all'oscuro assassino. Vivo o morto che sia.
Ci troviamo in Romania, Transilvania, più precisamente nel castello di Bran che per questo romanzo diventa una delle accademie più prestigiose in Europa per studiare scienze forensi e i due ragazzi avranno a che fare con varie problematiche, innanzitutto Audrey Rose è l'unica donna che avrà l'opportunità di studiare lì e già per questo non viene vista bene dai suoi compagni e dai professori, in più Thomas pensando di far del bene più di una volta incurante di ciò che prova Audrey la getta nella fossa dei leoni rivelando delle sue debolezze, ma non solo, i due per continuare a studiare in quella accademia dovranno farsi in quattro perché per proseguire gli studi dovranno passare delle selezioni, i posti disponibili sono solo due e i pretendenti sono tanti, ci riusciranno?
Già dalle prime pagine di questo libro ho capito che mi sarebbe piaciuto molto di più del suo predecessore, ho trovato lo stile molto più incalzante e la risoluzione del delitto meno banale, infatti questa volta non sono riuscita a capire chi fosse l'artefice di quei crimini così brutali che ricordavano Il principe Dracula. Rispetto al volume precedente ho trovato anche se leggermente la protagonista migliorata, la nostra Audrey Rose.
"Non m'importava che potesse espellermi dal corso per questo gesto di insubordinazione. Non avrei permesso a nessuno di trattarmi con superiorità solo perché mi era stato concesso il dono di generare vite."
Oltre alla risoluzione meno banale ho trovato la storia ben costruita, l'autrice è stata bravissima per quanto mi riguarda a lasciare indizi e a farci sospettare di tutti.
Thomas e Audrey inizieranno il viaggio per arrivare in Romania, e prima del previsto avviene un delitto, mentre si trovano sull'Orient express, un uomo viene trovato morto e oltre alle varie ferite che riporta la causa della morte è sicuramente il paletto di legno che gli è stato conficcato nel cuore, chi è l'artefice e perché fa di tutto per far credere che Il principe Dracula sia tornato in vita?
Anche qui il libro è narrato in prima persona da Audrey Rose, è in questo libro devo ammettere di aver apprezzato più Audrey che Thomas, quest’ultimo l’ho trovato un po’ sottotono e un po’ troppo stupido e incurante dei sentimenti di A.Rose, alla fine però non riesco a non amarlo comunque, tutti abbiamo dei difetti, no(?)
"«Dovreste seguire il vostro cuore e dimenticare tutto il resto.» Ileana si alzò e raccolse i piatti usati e i tovaglioli. «Thomas è umano e commetterà sempre degli errori ma, finché non si tratta di cose insormontabili e vi chiede scusa, credo valga la pena vivere il vostro amore adesso, nel presente. E che valga la pena perdonarlo. Non potete sapere quando vi verrà strappato via.»"
Tra le pagine di questo libro mi sono completamente persa, l'autrice con le sue descrizioni che ho trovato molto accurate mi ha fatto immergere interamente in questa storia, mi è piaciuto tantissimo leggere delle storie di folklore, anche qui come nel primo libro ho trovato le descrizioni molto accurate per quanto riguarda la scienze forense, i miti e le leggende, e anche le descrizioni dell’ambientazione le ho trovate ben sviluppate, un romanzo di cui personalmente non sono riuscita a prevedere nemmeno mezzo colpo di scena.
Mi è piaciuto tanto leggere le pagini finali dove l’autrice ci dà delle spiegazioni su varie cose che troviamo all’interno del romanzo, come ad esempio il fatto che l’Orient express in realtà non facesse tappe a Bucarest fino al 1889, mentre nelle prime pagine troviamo i nostri protagonisti su questo treno, mi piacciono tantissimo gli approfondimenti storici che ci regala in queste ultime pagine, essendo un misto tra fantasy e storico c’è una bella ricerca degli eventi, luoghi e delle dinastie che incontriamo tra le pagine. Mi è piaciuto tantissimo anche leggere lo scambio epistolare tra Thomas e Daciana (sua sorella), molto molto carino e che è sempre un di più nei libri che apprezzo particolarmente.
Il finale mi è piaciuto e non vedo l'ora di leggere il prossimo libro e ci troveremo su una nave da crociera diretta in America, cosa succederà tra queste pagine? Sono davvero curiosa e spero non mi deluda.
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